Spettacolo

Un “sosia” andriese di Amedeo Nazzari: sui palchi romani in scena Arcangelo Zagaria

Lucia M. M. Olivieri
Ha debuttato nel mondo professionistico della recitazione con uno spettacolo teatrale sull'ossessione del gioco d'azzardo. Nel curriculum la partecipazione a stage con Claudia Gerini, Paola Minaccioni, Alessandro Preziosi
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Una terra di artisti che si affermano a livello nazionale: il nome di Andria continua a risuonare sui palchi di tutta Italia e, dalle pagine virtuali del nostro giornale, vogliamo dedicare uno spazio a un giovane talento tutto andriese.

Arcangelo Zagaria nasce ad Andria il 26 Aprile 1991: la recitazione entra a far parte della sua vita all’età di cinque anni, quando prende parte ad alcuni spettacoli nella nostra città, e scoppia l’amore nei confronti di questo tipo di espressione artistica. Nel 2011 si trasferisce a Roma per iscriversi all’Accademia “Fonderia delle Arti” diretta da Giampiero Ingrassia, dove studia Teatro e Musical fino al 2013.

Già dal 2012 però, nonostante il percorso accademico, comincia a lavorare come attore partecipando al Fringe Festival a Roma fino a calcare palcoscenici di vari teatri nella capitale e anche fuori.

Dopo aver conseguito il diploma, dal 2014 la sua formazione e la sua crescita artistica continuano, tanto che studia “MetodActing”, il metodo Stanislavkij/Strasberg fino al giugno del 2016. Decide anche di perfezionarsi sul campo del Cinema, infatti a novembre dello stesso anno si iscrive all’Acting Academy di Claudia Gerini fino a diplomarsi nel 2018.

Quest’ultima, oltre a dargli la possibilità di conoscere tante professionalità diverse da quelle affrontate in passato, cominciando dal Movimento Scenico, Speakeraggio, Voce, Acting in English, Doppiaggio, gli propone anche vari agganci con casting cinematografici e televisivi, dando modo al suo bagaglio professionale di perfezionarsi ulteriormente.

Prende parte anche a stage professionali curati dalla stessa Claudia Gerini, da Paola Minaccioni, Alessandro Preziosi, Massimiliano Bruno, Stefano Rabbolini, Francesco Apolloni, Teo Bellia e tanti altri.

Attualmente porta avanti con grande passione uno spettacolo teatrale ambientato negli anni ‘50 “24 ore della vita di una donna” di Stefan Zweig, dove interpreta un ragazzo ossessionato dal gioco d’azzardo e con lui in scena Evelina Nazzari, figlia del famosissimo divo Amedeo Nazzari, a cui l’attore andriese assomiglia spiccatamente.

«Sono tante le mia aspirazioni – racconta Arcangelo -, teatro, ma anche cinema. Come tanti giovani attori aspiro a vivere di questo mestiere nel migliore dei modi possibili, attraverso collaborazioni appartenenti a varie realtà di lavoro. Ci vogliono tanta perseveranza e determinazione per farsi conoscere in questo “grandissimo” mondo: io partecipo di frequente a casting e seminari curati da grandi artisti del settore.

Insomma, il mio lavoro continua e si evolve giorno dopo giorno, anno dopo anno e per questo posso solo ringraziare la mia magnifica famiglia, il teatro e la sua magia».

martedì 26 Febbraio 2019

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