L'INTERVISTA

Francesco Fortunato si racconta: «Il rinvio delle Olimpiadi? Dispiaciuto, ma è giusto così»

Riccardo Alicino
Riccardo Alicino
close
L'intervista al marciatore andriese Francesco Fortunato
La nostra chiacchierata col marciatore andriese portacolori delle Fiamme Gialle, tra passato, presente e quel sogno nel cassetto tutto rivolto alla sua città natale
scrivi un commento 6461

Era nell’area ormai da alcune settimane, è diventato ufficiale nella giornata di martedì 24 marzo: i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 slittano di dodici mesi per via dell’emergenza Coronavirus.

Ha, quindi, fermato anche le Olimpiadi il Covid-19. Le competizioni a cinque cerchi nell’antichità sospendevano le guerre, erano luogo d’incontro tra nemici, strategiche per la pace, e non erano mai state rinviate fino ad’ora. Annullate solo nel 1944, soffocate dal secondo conflitto mondiale. Chi l’avrebbe mai detto, che ad essere d’intralcio ad un appuntamento di così tale rilevanza globale sarebbe stato un nemico invisibile col quale impossibile giungere anche solo ad una momentanea tregua, in una guerra ahinoi appena iniziata.

Chi ai Giochi Olimpici avrebbe voluto partecipare, e di certo non sfigurare, è Francesco Fortunato, marciatore andriese ormai da tempo nell’orbita della Nazionale e in procinto di giungere, nell’estate prossima, alla luce della fiamma olimpica nella “capitale orientale”. Un po’ il sogno di ogni atleta, raggiunto dopo anni di sacrifici e dedizione.

Un obiettivo sfumato sul più bello, dopo la vittoria agli Italiani Indoor di Ancona nei quali si è laureato Campione Italiano Assoluto, nonostante una preparazione “tribolante”. A proposito di lauree, Francesco tra pochi mesi ne otterrà una in Scienze Motorie (con una seduta purtroppo online e con una tesi strettamente legata alle esperienze maturate nella preparazione a Tokyo 2020), e guarda al futuro con speranza e positività. Condivide la decisione «inevitabile» di rinviare le Olimpiadi, analizza lo stato di forma dell’atletica leggera nella propria città, e ha un messaggio per tutti i giovani appassionati che si stanno affacciando a questo mondo, un mondo, purtroppo, spesso messo in primo piano solo durante questo tipo di competizioni. Francesco lo sa bene e guarda a ciò con rammarico. Proprio per questo, ha un ambizioso sogno nel cassetto: valorizzare l’atletica leggera nella Città di Federico, dove «non esiste un movimento d’atletica, ma ci sono soltanto campioni». Questo, però, solo dopo il suo ritiro. La pista, al momento, è ancora tutta da percorrere.

Le sue parole nell’intervista video.

sabato 28 Marzo 2020

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:18)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti