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Campagna anti aborto, Scaringella: «I manifesti sono un evidente esempio di mancanza di rispetto»

la redazione
Il Coordinatore del circolo UAAR Bat: «Auspichiamo che tali atti non debbano più ripetersi nel rispetto della libertà di scelta delle donne e del principio di laicità dello Stato»
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«Ancora una volta, assistiamo all’ennesimo attacco ad un principio di autodeterminazione contornato da evidenti contenuti discriminatori e sessisti. Il circolo UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), sede di Barletta-Andria-Trani, esprime la più totale e incondizionata vicinanza alle donne che stanno affrontando momenti di particolare difficoltà dovuti alla necessità di operare una scelta difficile, e dai contenuti emotivi potenzialmente destabilizzanti degli equilibri psicologici, come l’interruzione volontaria di gravidanza.

I manifesti contrari alla legge 194, fatti affiggere da Pro Vita e Famiglia nei giorni scorsi per la città di Andria (e numerose altre città del territorio nazionale), rappresentano un evidente esempio di mancanza di rispetto e di violazione della sfera più intima della donna e della sua personale libertà di scelta in tema di interruzione volontaria di gravidanza. I diritti garantiti dall’applicazione delle direttive e dei principi della legge 194 dovrebbero essere ormai completamente acquisiti in Italia, stato laico e non confessionalista. Tuttavia, assistiamo, ancora una volta, all’ennesimo tentativo di riportare nel nostro paese un clima culturale simile a quello che si è venuto a creare in Polonia, paese in cui l’aborto è stato reso sostanzialmente illegale (nella maggior parte dei casi) dando luogo ad evidenti manifestazioni di protesta.

Siamo altrettanto vicini agli enti che hanno provveduto a far sì che tali manifesti fossero rimossi. Condividiamo, pertanto, l’iniziativa del Centro Antiviolenza di Andria (nella figura della Presidente Patrizia Lomuscio) per aver prontamente segnalato all’amministrazione comunale l’increscioso episodio altamente discriminatorio. Contestualmente, un plauso va necessariamente rivolto alla stessa amministrazione per aver rimosso in tempi brevissimi tali manifesti.

Auspichiamo, in quanto sentinelle del territorio, che tali atti non debbano più ripetersi nel rispetto della libertà di scelta delle donne e del principio di laicità dello Stato, fornendo la più totale collaborazione a enti locali e associazioni affinchè le donne possano esercitare, in piena libertà e consapevolezza, il proprio diritto ad autodeterminarsi».

mercoledì 10 Febbraio 2021

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Valerio Olanda
Valerio Olanda
3 anni fa

Bla bla bla bla bla bla bla bla….. 42 milioni di aborti nel 2020, 18 infarto, 2 per covid, 1,5 aids ( fonte OMS). La più alta percentuale di mortalità nel mondo! Facciamoci un esame di coscienza.