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12 Luglio, Mons. Mansi: «A distanza di 3 anni, purtroppo ancora nessuna verità giudiziaria»

La Redazione
«Viviamo sempre più in un mondo di lupi nel quale se non vigiliamo su noi stessi, può capitare perfino a ciascuno di noi di diventare lupo rapace per i fratelli che ci vivono accanto»
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Una giornata per ricordare un evento che mai nessuno potrà dimenticare. Il 12 luglio rimanda a tre anni fa, a quella triste pagina di cronaca dal bilancio pesantissimo. È la strage ferroviaria sul binario unico della Ferrotramviaria Bari – Barletta, nella direzione Corato – Andria, che ieri anche noi della redazione di AndriaLive abbiamo ricordato e continueremo a ricordare, perché il velo nero che avvolge i nostri cuori non vada mai in soffitta, perché la memoria è un atto dovuto a 23 innocenti e perché nessuno più debba piangere un simile lutto.

I familiari delle vittime attendono giustizia, intanto piangono i loro cari senza alcun accertamento di responsabilità. Anche in questo terzo anniversario, la diocesi di Andria si stringe intorno alle famiglie. Ieri in Cattedrale una solenne celebrazione officiata dal vescovo mons. Luigi Mansi.

«Questa celebrazione – ha detto il presule rivolgendosi ai familiari delle vittime – è il frutto di un desiderio della nostra Chiesa diocesana: quello di testimoniarvi l’affettuosa vicinanza di tutti noi. Son passati ormai tre anni da quel terribile giorno, ma ancora il ricordo di quelle ore è ben vivo nei nostri cuori. Questa affettuosa vicinanza si manifesta nella fiduciosa preghiera per tutti voi. Avete bisogno di tanto tanto conforto! Questo dolore inconsolabile che ha attraversato in maniera improvvisa ed inattesa le vostre vite e che è ancora ben vivo in tutti voi è reso ancora più triste dal fatto che nonostante siano passati ben tre anni, purtroppo ancora nessuna verità giudiziaria è venuta fuori per far giustizia. Nella pagina del Vangelo con cui oggi, in questo giorno per tutti noi tanto triste, la Chiesa ci accompagna, Gesù ci parla di due virtù che devono far sempre parte della dotazione essenziale per la vita di ogni cristiano: la semplicità e la prudenza. Ci ha detto infatti il Signore: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe».

È vero, viviamo sempre più in un mondo di lupi – ha incalzato mons. Mansi – nel quale se non vigiliamo su noi stessi, può capitare perfino a ciascuno di noi di diventare lupo rapace per i fratelli che ci vivono accanto, ma nonostante questo la parola del Vangelo conserva sempre tutta la sua forza che sprigiona energie di bene per tutti. Sì, Gesù ci chiede la semplicità delle colombe, che significa dire le cose semplicemente come le si pensano, senza simulazione né artificio, senza giri inutili di parole, guardando a Dio, convinti che Lui e solo Lui è la Verità. Ma anche con prudenza, virtù che ci fa parlare sempre con discrezione, senza farci prendere dalla facile tentazione di sparare nel mucchio, col desiderio di vendetta, ma spinti da un solo desiderio: che la verità possa essere conosciuta e fatta valere, rispettata.

Ecco fratelli, preghiamo per i nostri fratelli e sorelle che in quel tragico 12 luglio di tre anni fa perirono nella sciagura: siamo sicuri che il Signore li ha già con sé nella gloria. Essi dal posto in cui sono accanto al Padre celeste, mandino forza ai loro cari che hanno lasciato in maniera improvvisa e violenta. Preghiamo per i familiari inconsolabili, perché il Signore faccia sentire a tutti la sua paterna e tenera carezza. E preghiamo anche per tutti coloro che a vario titolo stanno operando per la ricerca della verità – ha concluso il Vescovo Mansi -, perché quanto prima giungano a risultati di verità e di giustizia per tutti».

sabato 13 Luglio 2019

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